La tua mente è programmata per sacrificare l’oggi al domani, pertanto continua a sacrificare tutta l’esistenza. I genitori sacrificano la loro vita per i figli; i figli a loro volta sacrificano la propria vita per i loro figli, e così via per l’eternità. E nessuno vivrà mai.
Io sono contrario all’idea del sacrificio. Non sacrificarti mai. Vivi questo momento; vivilo totalmente, intensamente, appassionatamente.
A quel punto accade un miracolo: se i genitori hanno vissuto la loro vita in modo splendido, se sono appagati, il loro stesso atteggiamento creerà lo spazio che permetterà ai loro figli di vivere nel modo giusto. E con questo non intendo qualcosa di morale, parlo di totalità. Se i bambini vengono allevati da genitori che hanno vissuto la loro vita animati da una fiamma, che hanno celebrato ogni istante la loro esistenza, quei bambini impareranno a celebrare, a vivere con gioia, a vivere affermando la vita, sapranno dire sì all’esistenza.
Nel loro cuore nascerà un sì profondo, sollecitato proprio dai genitori. E poiché i genitori non si sono sacrificati, i bambini non impareranno quell’idea suicida che ha nome sacrificio. Se i genitori si sacrificano per i figli, prima o poi pretenderanno quel sacrificio dai figli. Diranno: “Noi ci siamo sacrificati moltissimo per te, adesso tu devi sacrificarti per noi”.
Il paese chiede sacrifici alle persone che ci vivono, la chiesa chiede di sacrificarsi, tutti pretendono che ci si sacrifichi. Guardati intorno: tutti stanno ritti intorno a te e ti chiedono di sacrificarti. E ti insegnano che sacrificarti è morale.
Sacrificarsi è immorale!
Sia che ti sacrifichi per il paese sia che lo fai per la religione o per i figli, è immorale. È immorale perché non ti permette di vivere la tua vita. Tu ti rattristi, sei sempre più frustrato, per cui di conseguenza inizi a obbligare altri a sacrificarti per te. In questo modo, la vita del mondo intero viene semplicemente storpiata, viene paralizzata.