Esempi di Antonia Pozzi


Anima, sii come il pino:
che tutto l'inverno distende
nella bianca aria vuota
le sue braccia fiorenti
e non cede, non cede,
nemmeno se il vento,
recandogli da tutti i boschi
il suono di tutte le foglie cadute,
gli sussurra parole d'abbandono;
nemmeno se la neve,
gravandolo con tutto il peso
del suo freddo candore,
immolla le fronde e le trae
violentemente
verso il nero suolo.



Anima, sii come il pino:
e poi arriverà la primavera
e tu la sentirai venire da lontano,
col genitori di tutti i rami nudi
che soffrivano, per rinverdire.
Ma nei tuoi rami vivi
la divina primavera avrà la voce
di tutti i più canori uccelli
ed ai tuoi piedi fiorira' di primule
e di giacinti azzurri
a zolla a cui t'aggrappi
nei giorni della pace
come nei giorni del pianto.



Anima, sii come la montagna:
che quando tutta la valle
è un grande lago di viola
e i tocchi delle campane vi affiorano
come bianche ninfee di suono,
lei sola, in alto, si tende
ad un muto colloquio col sole.

La fascia l'ombra
sempre più da presso
e pare, intorno alla Nicea fronte,
una capigliatura greve
che la rovesci,
che la trattengo
dal balzare aerea
verso il suo amore.
Ma l'amore del sole
appassionatamente la cinge
d'uno splendore supremo,
appassionatamente bacia
con i suoi raggi le nubi
che salgono da lei.
Salgono libere, l'ente
svincolato dall'ombra,
sovrane
al di là d'ogni tenebra,
come pensieri dell'anima eterna
verso l'eterna luce.
Antonia Pozzi, Pastura, 10 Aprile 1931