Musicoterapia: il massaggio sonoro

La Musicoterapia, intesa come metodologia di intervento per un lavoro pedagogico o psicologico, permette di comunicare, con l'aiuto del terapeuta, attraverso un codice alternativo rispetto a quello verbale partendo dal principio dell'ISO (identità sonora individuale) che utilizza il suono, la musica, il movimento per aprire canali di comunicazione ed una finestra nel mondo interno dell'individuo. Dal punto di vista terapeutico essa diviene attiva stimolazione multisensoriale, relazionale, emozionale e cognitiva, impiegata in diverse problematiche come prevenzione, riabilitazione e sostegno al fine di ottenere una maggiore integrazione sul piano intrapersonale ed interpersonale, un migliore equilibrio e armonia psico-fisica. 




Il massaggio sonoro

Un modo singolare di affrontare il malessere psicofisico, non convenzionale, ancora poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità, è quello di utilizzare l’energia della musica. Essa può, infatti, fare in modo che il sistema nervoso e la psiche si rilassino, poiché la forza di suoni puri fluisce là dove il corpo è bloccato. Come gli orchestrali che accordano i loro strumenti, così il fisico viene rimesso in sesto dal suono che, per il suo elevato potere vibrazionale, è in grado di riequilibrare i chakra, i centri di energia vitale. 

Il massaggio sonoro è basato sull’efficacia di suoni primordiali che erano già in uso nell’antica “arte di guarigione” indiana, più di 5000 anni fa. In seguito, diversi studi scientifici legati alle neuroscienze hanno messo in luce quanto le vibrazioni sonore possano intervenire in maniera positiva su diversi disturbi: vari studiosi sostengono che le informazioni musicali, dal suono al ritmo e alla melodia, attivano i meccanismi propri del sistema neurovegetativo. E gli esperimenti hanno dimostrato che ascoltando determinate frequenze si raddoppia il battito del cuore e si aumenta la pressione sanguigna. Ecco perché, oggi, la musicoterapia è ampiamente impiegata in medicina.

Il sistema energetico del corpo - tutti gli organi, le ossa e i tessuti - hanno una propria vibrazione e una propria frequenza di risonanza. Su questo lavorano i terapisti del suono. Ma, a differenza della musicoterapia che utilizza anche suoni registrati, la terapia del massaggio sonoro invece adopera solamente strumenti acustici ad alta gamma come le campane tubolari. L’inventrice del termine 'terapia armonica' Daniela Risser, terapeuta del suono a Cetona (Siena), spiega: “È un metodo unico nel suo genere, che ripristina l’armonia globale, come in un cammino di autoguarigione dove l’obiettivo finale è la pace interiore. Questo non può che comportare benefici su tutti i fronti, allentando tutte le tensioni, da quelle fisiche a quelle mentali.” 

Come funziona 

Quando l’essere umano è felice ed è in armonia con ciò che lo circonda e con le persone con cui si relaziona, allora vive una situazione di benessere, uno stato di tranquillità assoluta che non può che giovare alla sua psiche e di conseguenza al suo fisico. Ma se le emozioni, i pensieri e l’intelletto non sono in sintonia e quindi non si accordano come dovrebbero, secondo i terapisti del suono si crea una disarmonia tra corpo e mente che si esplicita con stanchezza, turbamento o addirittura malattia. E allora ascoltare o produrre delle singole note, permette di riscoprire la propria 'accordatura originale', grazie al principio della risonanza secondo cui la vibrazione si espande dall’esterno verso l’interno diffondendosi su tutto il corpo e accordando ogni singola cellula. Un esempio di facile attuazione per chi lo volesse provare è il seguente: se si batte un diapason, questo emetterà delle vibrazioni e se questo è situato vicino ad un altro diapason, anche pur non essendo stato toccato, vibrerà a suo volta sulla medesima frequenza del primo. Lo stesso vale per il corpo umano: quando il fisico entra in contatto con un suono, vibrano tutti i tessuti, la struttura ossea e gli organi. 
Per recuperare l’armonia perduta si utilizzano diversi strumenti come l’arpa monocorde, le campane tubolari d’ottone o le campane in puro cristallo di rocca, ai cui suoni si aggiunge un massaggio delicato ma costante, donando un totale relax. 

Per ottenere dei buoni risultati con il massaggio sonoro non basta affidarsi esclusivamente a delle mani esperte: solo chi è in grado di abbandonarsi totalmente al suono, rilassandosi completamente, potrà ottenere i giusti benefici. Comunque sia, nella maggior parte dei casi non è difficile ottenere un allentamento assoluto delle tensioni poiché ciò non comporta sforzo di alcun genere. 
Per conseguire questo stato, normalmente il terapeuta prepara il fisico tramite tecniche di respirazione, di meditazione e anche con il massaggio nei punti nevralgici dove passano i meridiani, i cosiddetti chakra. Tramite questi diversi metodi si allontanano i pensieri negativi e si induce la persona ad uno stato di totale abbandono. 


Il massaggio sonoro può essere declinato in più varianti poiché la scelta degli strumenti da utilizzare è ampia. Le caratteristiche comuni degli strumenti sono legate alla loro capacità di estensione del suono armonico e della sua lunga durata. 

Di seguito alcuni esempi di seduta in base al tipo di strumento: 

Arpa monocorde. È un pregiato strumento proveniente dalla Mongolia e dal Vietnam. Attraverso il suono prodotto dalla cassa dell’arpa si favorisce l’allontanamento delle tensioni e si attua una sorta di “micromassaggio”. Nella seduta tipo, della durata di circa 30-40 minuti, la persona viene fatta stendere su un lettino sotto cui è stata posta una cassa acustica con 55 corde di fosforo-bronzo accordate sulla stessa nota. 
Prima di suonare lo strumento, il terapeuta attua un massaggio sui punti di riflesso dei chakra come collo, testa, spalle, mani, piedi, etc. Questo permette di sciogliere le tensioni. Gli oli essenziali utilizzati, inoltre, amplificano l’effetto del massaggio. In questa fase il terapista può anche far riaffiorare, attraverso il dialogo con il “ricevente”, i problemi e le cause di preoccupazione e stress. 
In seguito si procede con il vero e proprio massaggio sonoro. Il terapeuta suona l’arpa in modo da produrre una base musicale continua. La persona percepisce di essere avvolta all’interno di una bolla di onde sonore e questo stato permette l'avvio del meccanismo di autoguarigione. 


Campane tibetane. Strumento a forma concava, simile ad una ciotola, tipico del Tibet, Nepal, India e Giappone. In Italia vengono chiamate campane tibetane ma sono definite anche campane a tazza o coppe tibetane mentre in Inghilterra sono denominate "tibetan singing bowls" (che significa ciotole che cantano). Nella seduta l’operatore le applica direttamente sulle parti del corpo che corrispondono ai punti energetici da riarmonizzare. Con il tocco di un piccolo pestello, esso fa vibrare le campane tibetane costruite con una lega di 7 metalli (numero simbolo per la filosofia indiana per cui sono 7 i chakra principali) così da produrre appunto un massaggio sonoro, fatto da forti vibrazioni che si propagano su tutto il corpo. Anche in questo caso ogni cellula ritrova la sua corretta frequenza. 


Campane di cristallo. Il massaggio sonoro si può praticare anche mediante delle campane in puro cristallo di rocca. Piuttosto pesanti, le campane di cristallo puro producono delle vibrazioni sottilissime e dei suoni purissimi in grado di mutare il ritmo delle onde cerebrali, creando sia le onde “alpha”, che portano ad uno stato di pace interiore, che quelle “theta” tipiche del stato di sonnolenza o di profondo abbandono. 
Il trattamento inizia con una breve meditazione per predisporre il corpo all’ascolto e poi procede facendo adagiare la persona in un lettino futon per mantenere il contatto con la terra. Quindi il terapista è pronto a suonare dalle 10 alle 13 campane di cristallo, tutte diverse l’una dall’altra sia per dimensioni che per suono prodotto. Durante la seduta, il ricevente entra progressivamente in uno stato di estremo relax, tanto da sembrare 'in trance', facendo affiorare alla mente ricordi del passato e stimolando la visualizzazione di paesaggi naturali, oltre che a suscitare piacevoli emozioni. 


Il massaggio sonoro risulta particolarmente utile contro disturbi come lo stress, l'insonnia, la cattiva circolazione, le cefalee, la stanchezza cronica, i blocchi interiori e anche per migliorare le funzioni intestinali. I terapeuti del suono sostengono però che qualunque malessere psico-fisico può essere combattuto, ristabilendo la primordiale armonia tra corpo e mente, che richiama la stabilità tra tutte le energie e gli elementi dell’ Universo.

A cura di Stefania Foti benessere.com



Vibrazioni e armonia....espandersi per ricongiungersi. RI-trovarsi al centro dove l' inizio coincide con la fine...Tutto rinasce in maniera più armonica. Giò