Il maschile e il femminile dentro di noi


Quante volte ci accorgiamo di esprimerci con qualità che appartengono più al femminile o al maschile. Dolcezza, accoglienza, sensibilità e fragilità da una parte, aggressività, determinazione, responsabilità e potere dall'altra. Sono attitudini e atteggiamenti spesso così radicati da definire la personalità ed il carattere, evidenziati soprattutto nella relazione con gli altri.
Il maschile e femminile dentro di noi si manifesta nel rapporto con le nostre energie personali, nelle nostre pulsioni, quindi intimamente connesso al nostro inconscio. Abbiamo a che fare con un interazione negativa del maschile e femminile dentro di noi ogni volta che è presente un conflitto, una lotta tra parte razionale e parte emotiva.

Quando desideriamo compiere una determinata azione come uscire o divertirci e siamo invece bloccati in casa dalle le nostre paure più irreali, quando in una situazione ci sentiamo fermi o, ad esempio, quando una determinata persona è potenzialmente coinvolgente e ci provoca emozioni che non riusciamo a controllare, accade cioè molte volte che, nell'inconscio, il desiderio conviva con il rifiuto, la ricerca con la fuga, l'amore per una persona con l'odio che nutriamo per la stessa. Possiamo avere un lapsus, un atto mancato, una rabbia espressa indirettamente, in tutte queste occasioni siamo in presenza di quella materia che, nella sua natura indefinibile ed non plasmabile, sfugge ad ogni nostra capacità di consapevolezza, contenimento e direzione.
Il lavoro sul maschile e femminile dentro di noi è il lavoro sulla capacità di contenimento e regolazione della parte istintuale.
Ogni tentativo di maturazione psichica, ogni presa di coscienza, muove necessariamente verso un confronto, verso una unione, una commistione e un equilibrio del principio maschile e femminile. Per accedere a questa dimensione, occorre sviluppare principalmente due qualità: 
- la presenza, la determinazione maschile 
- l'accoglienza, l'apertura femminile

Solo conoscendo ed approfondendo questi principi possediamo la chiave per l'espansione della coscienza, per l'unione con il tutto, per l'intima percezione della nostra natura più illuminata.
"Nello scambio tra maschile e femminile sussiste un dare e un prendere, il pericolo è costituito dalla tendenza alla sopraffazione o all'invasione, quel gioco di potere che a volte sconfina nella necessità della possessione. Ma la rinuncia alla sopraffazione non deve essere una rinuncia alla auto affermazione, perché nella capacità di 'affermare se stessi, c'è la partecipazione autentica al rapporto.
L'equilibrio si gioca nel tentativo di un individuo di arrivare all'altro: si sente accolto, tende alla sopraffazione, è rifiutato, ma non si ferma, e trova un nuovo livello di partecipazione dove il rischio è sempre quello di sconfinare o essere respinti, se non ci fosse questa dinamica, sarebbe un rapporto privo di vitalità. Il movimento tra maschile e femminile è attuabile a tutte le relazioni, ed è alla base del principio della vita: dove c'è l'espressione di questo movimento, c'è vita."