Lettera di Giordano Bruno

Questa la lettera che Giordano Bruno fece prima di morire, se pensate che quando lo misero al rogo, gli bloccarono la lingua con la mordinga per non parlare, invece la sua voce parla sempre più forte attraverso i secoli. Le buone intenzioni non si fermano con la violenza!

Un giorno non lontano, una nuova era, giungerà finalmente sulla terra.
La morte non esiste.

La miseria, il dolore e le sue tragedie sono il frutto della paura e dell'ignoranza di ciò che è la vera realtà 
Sagredo: "ma quanto tempo sarà ancora necessario?
Il tempo dipende da noi Sagredo.
Il tempo è l'intervallo tra il concepimento di un'idea e la sua manifestazione.
L'umanità ha concepito il germe dell'utopia e la gestazione procede verso il suo concepimento inevitabile: il secolo passato è una tappa importante che ne precede la nascita.
Gli Esseri Divini vegliano sulla gestazione della terra e alcuni nascono qui per aiutare gli umani a comprendere che la trasformazione dipende dal loro risveglio.
Sagredo:"Anche voi maestro siete sceso per questo scopo?"
Anch'io Sagredo, ma non sono solo. C'è un folto gruppo di esseri che sono scesi più volte nel corso della storia e si riconoscono nel grande Ermete, Pitagora, Platone, Empedocle...e in questo secolo in Leonardo, Michelangelo...
Non so quando, ma so che in tanti siamo venuti in questo secolo per sviluppare arti e scienze, e per porre i semi della nuova cultura che fiorira' inattesa, improvvisa, proprio quando il potere s'illudera' di avere vinto.
Sagredo:"Maestro quando potro' ritrovarvi?"
Guarda dentro di te Sagredo, ascolta la tua voce interiore, e ricorda che l 'unico vero maestro è l'Essere che sussurra al tuo interno.
Ascoltala: sei divino, non lo dimenticare mai.
Non ci stiamo separando Sagredo, la separazione non esiste, siamo tutti Uno, in eterno contatto con l'Anima Unica.

Riflessione di Thomas Torelli