Noi pensiamo che la volontà giochi un ruolo di primaria importanza nella nostra vita, e non vediamo che è semplicemente il concentrarsi di un desiderio.
Accade questo: una sensazione è catturata dal pensiero, registrata come piacevole e tramutata in immagine alla quale si vuole dare un’inutile continuità e un impossibile ripetersi.
La comprensione di questo meccanismo che opera pervicacemente in noi è essenziale: vi è una sensazione e il pensiero se ne impadronisce registrandola e creando un’immagine che proietta nel futuro come desiderio. Ecco creata la direzione lungo la quale agire a mezzo della volontà, e il domani psicologico che è un’irreale costruzione del pensiero.
Il “domani” diventa in tal modo tremendamente importante perché è il movimento del pensiero nel tempo che agisce sull’asse di una direttiva per condurci da “ciò che è” a “ciò che dovrebbe essere”.
Ma chiedetevi se esiste qualcosa di simile, anche se vivere nella speranza del domani è la norma generalmente accettata. Chiedetevi se veramente esista un “domani”, psicologicamente inteso.
Noi affermiamo qualcosa di radicalmente diverso: esiste la sensazione che è importante perché è l’incontro con la vita, e questa sensazione è completa in sé e non ha alcun domani.
Quando guardate e ascoltate con tutti i vostri sensi senza il movimento del pensiero c’è solo un adesso e mai un domani.
Jiddu Krishnamurti – Sintesi dell’insegnamento