Narciso la forza della natura


.....l'anno scorso, più o meno in questo periodo, la nostra Manu ci aveva regalato una piantina di Narcisi Nani gialli ......ho conservato i buldi durante l'inverno in un sacchetto di carta con fori......e l'altro giorno ho messo i bulbi in due vasetti sul davanzale della cucina, dove ogni mattina gli dò da bere accuratamente......e loro godono del calduccio sole che splende su di loro......in pochi giorni sono cresciuti tantissimo e penso che con la prossima settimana avrò anche il piacere di rivederli fioriti........NARCISO LA FORZA DELLA NATURA.....



C'era un tempo, oggi lontano, in cui a primavera i treni che da Milano partivano per la zona dei Laghi si riempivano la domenica mattina di famiglie e gruppi di giovani: era il rito della narcisata, una giornata all'aperto per tornare la sera con grandi mazzi profumati di narcisi selvatici, che popolavano i prati collinari. Poi le mode e le abitudini sono cambiate, e oggi solo pochi escursionisti si regalano il piacere delle distese di corolle che, anche se in misura molto minore, ancora popolano le pendici dei monti verso il lago d'Orta, il Maggiore e gli altri specchi d'acqua prealpini. Ma i narcisi sbocciano selvaggi anche in altre zone del nostro paese: ad esempio nella Val Borbera e nell'alta Val Trebbia, nei pressi del più alto comune ligure, che si chiama Fascia in onore di quelle fasce di terreno faticosamente rubate all'aspro declivio montano per coltivare ortaggi e cereali. E poi in Abruzzo, ai piedi della Majella, e in altre zone delle Alpi e degli Appennini in cui l'agricoltura intensiva ha lasciato spazio a questi bulbi che non amano essere disturbati da pesticidi e trattamenti del terreno.




Incantevoli e profumati

Del narciso è facile ricordare il profumo intenso, così forte che a esso gli antichi Greci attribuirono proprietà narcotiche, da cui il nome, che in greco significa 'stordimento'. Oggi molte varietà moderne sono prive di profumo, ma i narcisi selvatici sono molto fragranti, in particolare la giunchiglia (Narcissus jonquilla), rara ma presente nella flora selvatica italiana, alla quale si è aggiunta proveniendo dalle terre d'origine dell'Europa sud-occidentale. Ancora adesso dai narcisi si ricava un'essenza da profumo, ma in Provenza, dove quest'uso era diffuso, oggi le coltivazioni di questi fiori sono quasi scomparse, mentre resistono ancora in Cina e in altri paesi orientali che amano le fragranze dolci e intense.


Miti e tradizioni

Alle presunte qualità narcotiche il narciso associava, nelle teorie del mondo antico, anche poteri occulti legati all'Aldilà, forse per il fatto che il suo bulbo contiene una sostanza tossica per il bestiame che inavvertitamente lo ingerisce brucando l'erba nei prati, e addirittura letale per l'uomo. Ma anche sull'amore il narciso ha poteri efficaci, se la dea Afrodite lo aveva scelto per i suoi bagni profumati. E dunque, un vaso di narcisi in fiore o un mazzo reciso potrebbe essere un'ottima idea per un San Valentino nel segno della sensualità. In vaso, i narcisi recisi durano anche una settimana se vengono tenuti in luogo fresco, ma attenzione: dagli steli esce una sostanza vischiosa che danneggia altri fiori messi nello stesso vaso. Volete proprio un mazzo misto? La soluzione c'è: raccogliete i narcisi tagliando Io stelo alla base, senza strapparlo e metteteli in acqua fresca per 12 ore, poi senza accorciare nuovamente gli steli realizzate la composizione: gli altri fiori non saranno 'intossicati'.


In vaso, successo garantito
Come molte altre bulbose da fiore, Il narciso è ideale per chi ha poco spazio e deve accontentarsi di vasi alla finestra, in balcone ma anche in cortili e giardini. Tra gli accorgimenti da rispettare c'è quello di utilizzare un terreno sciolto mescolato a sabbia: il peggior nemico del bulbo non è il freddo bensì l'umidità eccessiva, che provoca marcescenze. Il vaso con i narcisi vive bene al sole in inverno, ma a partire da marzo meglio offrire una posizione parzialmente ombreggiata in modo che la fioritura sia più durevole. Non occorre concime.



Un fiore che ama il freddo
I narcisi sono originari dell'Europa meridionale, qualcuno anche dell'Africa settentrionale, Cina e Giappone. Questa provenienza da terre che in estate sono calde e aride molto racconta della forza di questo fiore, che ama il freddo (alcune specie e varietà sbocciano alla fine dell'inverno, altre arrivano ad aprile o metà maggio ma solo dove l'aria è ancora decisamente fresca). Non appena il clima si fa mite e il sole comincia a scottare, le foglie ingialliscono e si seccano e il bulbo va in riposo, invisibile fino all'inverno successivo. Il suo luogo ideale è fresco e non arido, meglio se sotto la superficie di un prato che mantiene una costante umidità nel suolo. In queste condizioni il narciso è capace di riprodursi da solo e di ripresentarsi all'appuntamento della fioritura per diversi anni, ma solo se si lascia il tempo alle foglie di assorbire luce e nutrimento per trasmetterli al bulbo, prima di seccarsi.
Se il fogliame viene reciso subito dopo la fioritura, per ragioni estetiche, allora occorre in autunno ripiantare nuovi bulbi. L'operazione è semplicissima: i bulbi costano poco, e vanno semplicemente posati su un terreno leggero (meglio mescolare al terriccio un po' di sabbia), e coperti leggermente, mantenendo una certa umidità. A fine inverno, li vedete già germogliare. Se poi siete stati poco previdenti, nessun problema. Questa pianta generosa si lascia ingannare dai vivaisti che dispongono di serre a temperatura controllata: da novembre a gennaio-febbraio è facile trovare i narcisi pregermogliati, se non già fioriti, nei garden center, pronti per allestire minuscoli e incantevoli giardini in vaso. 


Se li tenete in casa, scegliete la zona più fresca e luminosa; all'aperto meglio individuare un angolo soleggiato. Oppure, in inverno, potete voi stessi forzare i bulbi a fiorire. Provate a coltivarli in un vaso di vetro, riempito con sassolini sui quali posare i bulbi, da coprire lasciando libera solo la punta (ideali quelli della varietà 'Tête-à-tête"). Aggiungete acqua fino alla base del bulbo e mettete il vaso al buio e al freddo per una decina di giorni. In breve si formano le radici; quando compaiono i germogli, portate il vaso alla luce (ma sempre in ambiente molto fresco). La vegetazione si svilupperà e in tre settimane si vedranno i graziosi fiori su lunghi steli flessuosi. La durata di questo miracolo è breve, ma ne vale la pena.

Nadja