Di recente ho conosciuto un ragazzo indiano che mi ha raccontato di aver iniziato a meditare quando si trovava ancora nella pancia della sua mamma e di questo le é profondamente grato.
Sono stati entrambi, lui e sua madre, allievi di Osho che diceva:
“Non esiste magia più grande della meditazione.
Trasformare il negativo in positivo, trasformare l’oscurità in luce.
Questo é il miracolo operato dalla meditazione.”
Ma la magia della meditazione non consiste nel non far accadere eventi brutti o nel preservarci dal dolore, essa ci offre una chiave, o meglio la chiave, per impedire che tali eventi ci sommergano, che si impadroniscano della nostra vita, privandoci della possibilità di essere felici.
Meditare significa ritagliarsi uno spazio in cui volgere l’attenzione al nostro “intimo”, al punto in noi dove esiste solo quiete, un punto fuori dallo spazio e dal tempo, il centro immobile, l’occhio del ciclone.
Da quel punto è facile avere una visione d’insieme della vita, guardare “il film” di cui siamo protagonisti (ma anche sceneggiatori e registi) e, da questa nuova prospettiva, decidere: decidere come agire, o come lasciar andare, come pensare o come sentire.
Meditare significa indirizzare dolcemente l’attenzione dove vogliamo noi: sul nostro respiro, su una certa immagine, o una sensazione particolare e lì mantenerla, senza costringerci a farlo, e se ci “distraiamo”, beh nessun problema, la riportiamo di nuovo indietro!
Fonte di distrazione sono i pensieri: le parole e le immagini che “sentiamo dentro”, che si rincorrono e ci suscitano emozioni.
Possiamo immaginarli come dei folletti dispettosi che ci tirano a destra e a manca, tra passato e futuro, nel loro girotondo strampalato ed estenuante.
La meditazione invece é la fata buona che ci prende per mano e ci porta nel centro di quel girotondo, nello spazio vuoto, nel qui e ora, dove tutto é quiete e dove tutto è possibile.
Lí magicamente siamo presenti al nostro respiro, al nostro corpo, alle nostro emozioni, ai nostri sentimenti, alle nostre idee e opinioni qualunque esse siano. Senza escludere, separare, scegliere niente e nessuno.
Grazie alla fata Meditazione la mente si acquieta e le qualità del nostro essere interiore salgono in superficie prendendo presenza e forza.
La meditazione è essere attenti a ciò che è vero e reale dentro e fuori di noi, è un accogliersi e accettarsi nel profondo così come si è, è un sentirsi in armonia con tutto ciò che ci circonda, un bagno di presenza e consapevolezza.
Insegnare a meditare ai nostri bambini è quindi un regalo immenso che facciamo loro, è guidarli nella consapevolezza che in fondo al loro essere c’è un tesoro magico, sommerso come in fondo al mare: quando il mare è agitato il forziere fatato non si vede più, ma appena l’acqua torna calma ecco che il tesoro riappare ed è a loro disposizione per imparare, creare e fare grandi cose nella vita di tutti i giorni.
Quindi: “Salacabula Magicabula Bidibi-Bodibi-Bu, a meditare vieni anche tu, Bidibi-Bodibi-Bu!”
Ecco una meditazione magica e brillante, che potete proporre ai vostri bambini: la meditazione della stella.
Ora sdraiati sulla schiena e divarica braccia e gambe per prendere la forma di una stella.
Prova a visualizzare il tuo corpo trasformato in una splendida stella che luminosamente brilla in cielo: mani, piedi e testa formano le cinque punte della stella.
Quando inspiri e l’aria entra dal tuo naso immagina che le tue punte aspirino, come un’aspirapolvere, luce carica di energia positiva che illumina il tuo corpo, i tuoi pensieri e il tuo cuore.
Quando espiri e l’aria esce dal tuo naso, immagina di lasciar scivolare via dal tuo cuore verso l’esterno, sempre attraverso le tue cinque punte, la stanchezza, i cattivi pensieri, le paure e tutto ciò che non ti consente di essere “luminoso” come la stellina.
Ora continua a respirare rimanendo sull’immagine della stella fino a quando non ti sentirai completamente calmo e rigenerato, solo allora potrai lasciar scivolare via l’immagine della stella come quando si mette un disegno sotto una pioggia sottile.
…abbi cura di splendere in tutto quello che farai, vedrai la tua nuova luce ti aiuterà…Bidibi-Bodibi-Bu!
Chiara Benini
Bibliografia
“Giochiamo a rilassarci”, Marina Panatero, Tea Pecunia, Urra Feltrinelli Editore
“Il sentire dei bambini”, Donatella Celli, Tecniche Nuove Editore
“Sentire col corpo”, Nathalie Peretti, Edizioni La Meridiana