Luna Piena in Leone 24 Gennaio


La Luna Piena di Gennaio fa le fusa, tenero gattone che arriccia la Coda. Selvaggio felino che graffia con le sue unghie l’anima. Lacerata la coscienza lascia che emergano spunti e nuove consapevolezze.

Un bagno di stelle, purificatore visto il tempo che sta per venire, Imbolc, la neve e i suoi bucaneve che spuntano dalla superficie.
La Luna piena astrologicamente si sposa con il Leone, ma per le antiche origine celtiche ci riportano ad un altro animale selvaggio e misterioso, il Lupo.
Mi viene in mente la favola del cane e del gatto, del Lupo e del Leone. Opposti e contrari che si attraggono che vivono in simbiosi nel nostro animo scavando e facendo emergere quella parte selvaggia, fiera belva che si addolcisce tra un ruggito e un ululato con una dolce carezza.

La Luna piena ci insegna l’antica danza, matriarcale passo, ancestrale via che notte dopo notte, filo dopo filo, intrecciamo e ricomponiamo come pezzo del nostro essere. E’ un viaggio che facciamo dentro di noi, un viaggio che affonda le radici dentro il nostro io nascosto, il nostro mondo, la nostra anima e l’essenza che si spoglia passo dopo, come la grande Regina Sumera Innana. Sacro e profano si mescolano nell’eleganza, nella scelta che viviamo e che intendiamo vivere. Tutto è scelto da noi, il nostro ruggito, il nostro ululato, il nostro buio, la nostra luce. Ecco che la luna ci fa spogliare, come Innana, di fronte alla sua oscurità, di fronte a noi stessi a quella parte che ci fa paura, quella che non riusciamo ad accettare, quella che non riusciamo più a capire.
Scendiamo cosi nel inverno dell’anima, nel buio totale, dove nessun bucaneve sboccerà a meno che noi non togliamo e d estirpiamo le erbacce del passato. Dobbiamo tagliare i legami che non servono, dobbiamo reagire, e lasciare libera quella parte selvaggia.

Questa Luna, libera, argenta, cosparsa di Savana e di Conifere, ci chiede di svuotarci, di prendere la forma di un vaso vuoto, di essere terracotta da modellare, come un deserto vasto o come un eterno bosco in continuo movimento.
Dobbiamo essere riempiti, di nuovo, di acqua, di benessere, di magia, di preziosità, di natura selvaggia, di rocce e di licheni.
Amatevi e amate ci suggerisce questa luna che affonda le sue radici nel eterno utero convesso, alla ricerca del piacere, della passione, della consapevolezza selvaggia e intima dell’amore. Amore che si muove in tutte le direzione, che appare in tutte le forme, armoniose e belle, spigolose e selvagge. Mentre il nostro viaggio comincia, la danza continua sotto il rumore del tamburo ancestrale, divino e spirituale, svegliamo il nostro potere selvaggio, svegliamo il nostro leone che è pronto a ruggire, svegliamo il nostro lupo che ci insegnerà a ululare alla Luna, alla Madre divina sopra ogni cosa.

..E’ una danza d’amore che viaggia nel corpo e nell’essenza di noi tutti. Parola d’ordine “Amare”, ordine nell’amore, nel cuore e nell’anima. Spogliatevi di ciò che non vi serve e rivestitevi di bellezza, armonia ed essenza. La Luna del leone è amore, sesso e sentimento che si muove nella grotta eterna, la nostra personale pozza d’acqua, a noi sta il compito di farci specchiare le stelle o farla rimanere solo fango.

La danza è iniziata…
La danza siamo noi.

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