La ferita del rifiuto


Cadere in preda al panico è la più grande paura di chi, nell'infanzia, ha vissuto la ferita del rifiuto. Questa ferita è così profonda e dolorosa da essere difficilmente riconosciuta, e si attiva con il genitore dello stesso sesso.
Così è possibile vivere una vita intera sperando di sentirsi accolti ed accettati dalla propria madre o dal proprio padre, per poi sentirsi soffocare appena si ricevono attenzioni. Chi la vive si sente impacciato ed ha un senso di inferiorità ma, quando viene accettato, teme di essere preso dal panico e quindi fugge via ogni volta che potrebbe essere visto e riconosciuto per ciò che è. Cerca di rendersi invisibile, pur avendo bisogno di accettazione, e continua a riprodurre, inconsapevolmente, il suo rifiuto verso gli altri ed a sentirsi continuamente rifiutato.
Per questo motivo il suo amore si trasforma spesso in odio, tanto grande è il suo dolore.
Quando questa ferita viene curata e guarita, si impara ad accettare ed amare Se Stessi. La propria sensazione di non essere mai all'altezza e di dover dimostrare perfezione si trasforma nella gioia di compiere il proprio lavoro manifestando i propri talenti innati.
Anzichè dimostrare di essere di meglio e di più, si inizia ad amare le proprie imperfezioni, ed a sentirsi bene anche quando si è al centro dell'attenzione. 
Si smette di fuggire e si inizia a Vivere.

Tratto da: Evolution Coaching 
Valeria Pisano