SILENZIO di Alejandro Jodorowsky


L'unica maniera di avanzare
è estrarre l'essere dalle parole
l'atto dall'intenzione, l'emozione dal possesso
e il desiderio dal suo oggetto immaginario;
e scavando il tunnel, perdere una e mille pelli,
consumare il superfluo in una festa di fiamme,
lasciare che si sgonfino gli io parassiti,
non essere né questo, né quello,
unire i due poli in un solo cerchio,
catturare lo sguardo che sta dietro lo sguardo,
di occhio in occhio ascendere fino alla coscienza,
dove tutto l'iniettato, tatuato, copiato, falsificato
è trasportato via dal vento come uno sciame di petali.
Mente vuota, cuore pieno,
calmando il desiderio, disfacendo i nodi ciechi,
integrando l'albero blindato al bosco nudo,
mai più nel mio petto sibilerà il serpente,
mai più tra le mie gambe
il desiderio di una carne senz'anima affilerà i suoi ami,
mai più il mio corpo aspirerà ad essere una macchina eterna.
Scelgo come cammino l'impalpabile ombra e il solido vuoto,
supero lo specchio che compara, demolisco la piramide degli antenati
che porto incrostata sulla schiena
incatenandomi a un tempo stagnante.
Scavando fino in fondo a me stesso
giungo all'origine, dove la parola si dissolve:
piacere incessante, orgasmo eterno,
silenzio che è la somma di tutte le musiche.
 - Viaggio Essenziale