Manuela Vigorita – “Grazie a tutti gli artisti”

Per questo ho sempre provato tanta gratitudine per chi scrive, chi dipinge, chi suona, chi dedica una vita a raccontarti qualcosa. 
Non perché siano sempre persone speciali. Sono persone. Coi loro difetti, i loro errori. 
Ho però gratitudine per la loro ostinazione, per il loro cercare su di una strada infinita. 
Perché non si sono arresi. Per il dono che lasciano e che non sempre trova ascolto, non sempre trova fortuna o amore.
Perché grazie a loro qualcosa di mio, di nostro, può continuare a cantare.
Per quella gioia pura dell'esistenza tutta che sveglia l'anima, sveglia dal sonno delle autolimitazioni, delle censure.
Perché mi ricordano che non c'è galera non c'è prigione in cui possa rinchiudersi la meraviglia dell'essere umano. Che non è una ma mille e milioni e miliardi di milioni.


Ecco. Per me la poesia è uno di quei miracoli che mi fanno amare l'essere umano. Che mi ricordano quanta meraviglia possa esistere dentro ognuno di noi, uno per uno.
Mi ricorda che non sono nata per fare guerre, accumulare beni, dettare leggi agli altri, inquinare i mari e le terre di arroganza con la mia cecità. Né per odiare chi mi è diverso, per cercare il potere o sostenerlo. 
Non sono nata per distruggere speranze, togliere orizzonti agli sguardi, far finta di niente di fronte al dolore.
Non sono nata neppure per contare i miei beni come se fossero miei, né per tacere. Né per chiudere gli occhi o morire. 
Sono nata per partecipare, con gioia. Per ricordarmi di essere insieme nella gioia della vita. Per sostenerla, farle omaggio e onore. Per arricchire gli altri di quel poco o quel tanto che ho. 
Forse, come tutti, sono nata per continuare a cercare quella bellezza che ogni poeta, ogni musicista, ogni scultore, ogni artista, ogni persona che cerca davvero con tutta se stessa mi giura. 
Mi giura che c'è.