ONDINE E APNEE DEL SONNO.



Le ondine (dal latino unda = onda) sono creature leggendarie riportate persino nelle opere sull'alchimia di Paracelso. Esse appartengono al folklore europeo, in cui appaiono descritte, in genere, come creature affini alle fate. Secondo la tradizione, le ondine sono prive di anima (e quindi è loro precluso l'accesso al Paradiso dopo la morte), ma possono guadagnarsene una sposando un uomo mortale e dando alla luce un figlio. Le ondine, presenti soprattutto nel folklore germanico, sono creature misteriose simili alle sirene greche, che talvolta attirano gli uomini nelle acque sino a farli annegare. Esse vivono nei laghi, nelle foreste o in prossimità di cascate. Sono in genere rappresentate come donne bellissime con la coda di pesce. A seconda delle tradizioni locali, sono esseri maligni, innocui, o addirittura amichevoli.
Tutte queste loro caratteristiche le hanno rese protagoniste indiscusse della letteratura e della poesia tragico-romantica. Abbiamo già avuto modo di parlare di Lorelei, solita sedere su una roccia sul Reno, da dove distraeva i pescatori con il suo canto, facendo sì che non si accorgessero dei pericoli della corrente. Assai più amichevoli erano le ondine descritte nel “Nibelungenlied”, le quali, mentre i Burgundi attraversavano il Danubio, li avvisarono della pericolosità del loro viaggio. In una storia germanica nota come Sonno dell'Ondina, Ondina è una ninfa acquatica, bellissima e immortale. Tuttavia, se si fosse innamorata di un mortale e avesse dato alla luce un figlio, avrebbe perso la sua immortalità. Ondina si innamorò di un bel cavaliere, sir Lawrence, e i due si sposarono. Al momento di scambiarsi i voti, Lawrence giurò che l'avrebbe sempre amata e le sarebbe stato fedele. Un anno dopo il loro matrimonio, Ondina partorì suo figlio, e da quel momento cominciò a invecchiare. Così come la sua bellezza fisica sfumava, Lawrence perdeva interesse verso di lei. Un pomeriggio Ondina stava camminando vicino alle scuderie quando sentì il russare familiare di suo marito. Entrata, trovò Lawrence addormentato fra le braccia di un'altra donna. Furiosa, puntò un dito verso di lui, che si svegliò di soprassalto come se il gesto l'avesse colpito realmente. Ondina allora lo maledì, proclamando: "Tu mi hai giurato fedeltà con ogni tuo respiro e io ho accettato il tuo voto. Così sia. Finché sarai sveglio, potrai avere il tuo respiro, ma dovessi mai cadere addormentato, allora esso ti sarà tolto e tu morirai!" La leggenda riportata è alla base della maledizione di Ondina, nome storico attribuito all'ipoventilazione alveolare primitiva, una grave forma di apnea del sonno. Questa malattia causa la perdita del controllo automatico del respiro. Se non curata, i pazienti affetti da questa sindrome moriranno (come l'infedele sposo di Ondina) non appena si addormenteranno, dato che durante il sonno non potranno controllare il loro respiro.

--- Fonti varie.
--- Immagine: “A Race with Mermaids and Tritons”(dettaglio), di Collier Twentyman Smithers.

PS Grazie Chiara per questa chicca :)