Ci sono donne che camminano per strada fra le macchine e l'asfalto come camminerebbero in una foresta
sono quelle donne che percuotono il tamburo sedute sul tram che attraversa palazzi di cemento
Ci sono donne che raccolgono erbe selvatiche ai bordi dei marciapiedi, che annusano l'aria per sapere che il tempo sta cambiando.
Ci sono donne che danzano sotto la doccia con gli occhi chiusi e la loro casa diventa un bosco e l'acqua una cascata spumeggiante
sono quelle donne che hanno il profumo addosso della libertà
quel profumo che nessun abito, nessun bagnoschiuma, nessuna città può cancellare.
Ci sono donne che lasciano impronte della loro anima selvaggia
nonostante le scarpe lucide e immacolate
le stesse donne che ascoltano il canto delle maree lontano dal mare ma vicine al proprio corpo.
Sono donne antiche, con lo sguardo sacro, il passo audace.
Sono donne moderne, mamme, imprenditrici, impiegate, mogli, single.
Ci sono donne che non hanno tempo,
Ci sono donne che non hanno luogo,
che vivono per sempre
fra i boschi come nel cemento
vivono la loro anima danzando alla vita e trasformando il mondo intorno.
La foresta, i tamburi, le erbe, i lupi e il canto profumato del bosco vivono in ogni passo, vivono grazie a loro.
Non cercate il selvaggio nel fitto del bosco ma nel fitto dell'anima.
Emanuela Pacifici