Onda special...


Oggi l'onda special la dedico tutta a me ma soprattutto a chi ha reso possibile tutto questo. Grazie mamma, grazie papà. Ho scelto i migliori!!!


Oggi permetto che ciò che vuole cantare nel mio cuore canti.
Oggi permetto alla mia intuizione di guidarmi ed essere al servizio del mio sacro scopo.
Oggi permetto a ciascuna delle persone che incontro sul mio cammino di essere guidati a me dalla trama magica del mio destino.
Che io impari a camminare la mia verità
che il mio impegno sia verso l'amore e quello di far fiorire la Terra ad ogni mio passo.

La Mujer Lunar



Passare un ponte, traversare un fiume, varcare una frontiera, è lasciare lo spazio intimo e familiare ove si è a casa propria per penetrare in un orizzonte differente, uno spazio estraneo, incognito ove si rischia – confrontati a ciò che è altro- di scoprirsi senza “luogo proprio”, senza identità. Polarità dunque dello spazio umano, fatto di un dentro e di un fuori. Questo “dentro” rassicurante, turrito, stabile e questo “fuori” inquietante, aperto, mobile, i Greci antichi hanno espresso sotto la forma di una coppia di divinità unite ed opposte: Hestia e Hermes. Hestia è la dea del focolare, nel cuore della casa. Tanto Hestia è sedentaria, vigilante sugli esseri umani e le ricchezze che protegge, altrettanto Hermes è nomade, vagabondo: passa incessantemente da un luogo all’altro, incurante delle frontiere, delle chiusure, delle barriere… Divinità che si oppongono, certo, e che pure sono indissociabili. E’ infatti all’altare della dea, nel cuore delle dimore private e degli edifici pubblici che sono, secondo il rito, accolti, nutriti, ospitati gli stranieri venuti di lontano. Perché ci sia veramente un “dentro”, bisogna che possa aprirsi su un “fuori”, per accoglierlo in sé. Così ogni individuo umano deve assumere la parte di Hestia e la parte di Hermes. Tra le rive del Medesimo e dell’Altro, l’uomo è un ponte .

Jean Pierre Vernant