Buon Samhain a tutti voi

Crediamo fortemente nel potere del cuore e del sentimento.
Quest'anno per Samhain, regalatevi un momento di raccoglimento, sedetevi, ascoltate il rumore del silenzio, del tic tac dell'orologio, mettete su un tea, lasciate andare, lasciate fluire. Illuminatevi con una candela, illuminatevi di pensieri, ricordi e di parole.... Dedicatevi alle cose che avete fatto quest'anno, dedicate un solo attimo a tutte quelle persone che non ci sono più. Tutte quelle che hanno scelto altre vie, non datevi la colpa, non mordetevi le labbra, lasciate fluire i sentimenti, piangete, lasciate che lacrime righino il vostro viso, il dolore, la gioia, un abbraccio in questo cerchio. Tutto torna nella grande ruota, tutto succede fuori e dentro di voi, ma siete qui con noi. Sorridete ora, c'è la Luna, c'è il vento. Vivete questo rituale con la massima semplicità, non prendetevi mai troppo sul serio, lasciate che le cose accadano, lasciate che i sorrisi vengano fuori. Stringete il cuscino, stringete le parole e se volete alzate il telefono e fate quella chiamata che non siete mai riusciti a fare. Parlate, esprimetevi, la semplicità è un dono prezioso.

E se le principesse Disney...

E se Cappuccetto Rosso si salvasse da sola?
E se Cenerentola e Biancaneve rivendicassero il loro trono senza dover sposare il principe?
E se la Bella Addormentata si risvegliasse dal suo sonno millenario senza alcun bacio del vero amore?
E se la Sirenetta non dovesse rinunciare alla sua Magia per conquistare il mondo degli uomini?

E' proprio quello che ho tentato di fare quando ho scoperto la Fiaba che in qualche modo condiziona la mia vita relazionale, ho tentato di estromettere qualsiasi intervento che non coinvolgesse il mio potere personale, sono stata Cappuccetto, Cenerentola e la Sirenetta e mi sono salvata, risvegliata, baciata e amata da sola.

Il potere delle parole

Conosci il potere delle tue parole?

Alla mezza mela a sinistra per 25 giorni hanno fatto solo complimenti e detto cose belle, mentre alla mezza mela a destra per 25 giorni è stato detto che era un inutile pezzo di mela e che sarebbe marcita, che stava marcendo, sarebbe marcita e speravano marcisse!



"Le parole ti possono far ammalare. E appesantire. E rendere cupo.
Le parole ti possono rendere leggero. E radioso. E pieno d'energia.
Le parole pervadono.
Le parole respingono.
Le parole benedicono.
Le parole proteggono.
Le parole energizzano.
Le parole sanano.
Le parole creano mondi perché l'universo è sempre in ascolto."


C'era una volta....

Mia nonna mi racconta sempre che la sua, di nonne, aveva allattato mezzo paese, perché di latte lei ne aveva davvero tanto. 
Funzionava così "un tempo": eri figlio di latte quando tua madre naturale non poteva sfamarti, e allora il compito materno veniva affidato alla balia che ti accudiva, il più delle volte.

Ho appena trovato su internet questa foto meravigliosa, antica di colori e di sapore, e così voglio condividerla con voi.
In un'epoca storica, ma soprattutto mediatica, in cui non ci si fa alcun problema a mostrarsi in TV in minigonna o a puppe ignude, ma ci si crea qualche paranoia di troppo a compiere in pubblico un gesto naturale e naturalmente bello come quello dell'allattare, bisognerebbe decisamente rivalutare certi valori e fare un dietro-front sentimentale.
Il tempo cambia, progredisce, non si ferma. È un dato di fatto. Ma questo non significa che si debba regredire dal punto di vista culturale o dimenticare il pudore e la delicatezza racchiusi di certi gesti... 

Andrebbero riscoperti, come riscoperto andrebbe l'amore che si dava un tempo. Tra l'altro, non solo ai propri figli ma anche a quelli degli altri. Come faceva la mia bisnonna.
Iacopo Melio

"LE COSE BELLE NON SCAPPANO VIA"


(Lettera di John Steinbeck al figlio Thom)
New York 10 novembre 1958

Caro Thom,
Abbiamo ricevuto la tua lettera stamattina. Risponderò dal mio punto di vista e, ovviamente, Elaine dal suo.
Primo, se sei innamorato, è una cosa bella, forse la migliore che possa capitarti. Non permettere che nessuno la sminuisca o la renda meno importante.

La ferita del rifiuto


Cadere in preda al panico è la più grande paura di chi, nell'infanzia, ha vissuto la ferita del rifiuto. Questa ferita è così profonda e dolorosa da essere difficilmente riconosciuta, e si attiva con il genitore dello stesso sesso.
Così è possibile vivere una vita intera sperando di sentirsi accolti ed accettati dalla propria madre o dal proprio padre, per poi sentirsi soffocare appena si ricevono attenzioni. Chi la vive si sente impacciato ed ha un senso di inferiorità ma, quando viene accettato, teme di essere preso dal panico e quindi fugge via ogni volta che potrebbe essere visto e riconosciuto per ciò che è. Cerca di rendersi invisibile, pur avendo bisogno di accettazione, e continua a riprodurre, inconsapevolmente, il suo rifiuto verso gli altri ed a sentirsi continuamente rifiutato.
Per questo motivo il suo amore si trasforma spesso in odio, tanto grande è il suo dolore.
Quando questa ferita viene curata e guarita, si impara ad accettare ed amare Se Stessi. La propria sensazione di non essere mai all'altezza e di dover dimostrare perfezione si trasforma nella gioia di compiere il proprio lavoro manifestando i propri talenti innati.
Anzichè dimostrare di essere di meglio e di più, si inizia ad amare le proprie imperfezioni, ed a sentirsi bene anche quando si è al centro dell'attenzione. 
Si smette di fuggire e si inizia a Vivere.

Tratto da: Evolution Coaching 
Valeria Pisano

Fai riaffiorare il tuo bambino interiore

Gioichiamo con i nostri figli...con i nostri nipoti o fratelli più piccoli...riscopriremo cosi il bimbo che c'è dentro di noi!!


Ma chi è questo bimbo? Jung lo chiamava "Bambino Divino" e rappresenta la parte più pura e vera di noi, quella libera, quella non condizionata. E' quella parte creativa, quella che ci fa sognare....E' tutto cio' che eravamo da bambini...a poco a poco l'entusiasmo si è sbiadito dando posto alla "seriosità". Non si può restare sempre bambini, che sia chiaro, ma dobbiamo mantenere e salvaguardare quell'atteggiamento che ci fa sentire "vivi". Un adulto responsabile ma che gioca a cuore aperto con i propri figli è il miglior genitore che il bambino possa desiderare.

Giocando in maniera spontanea (e quindi non per far piacere ai nostri figli) noi stessi diventiamo bambini e la gioiosità del momento ci fà aprire il nostro cuore connettendolo a quello del nostro bambino...avviene la magia!! E' proprio in quel momento che noi entriamo in contatto con la nostra vera essenza.

Saluto al sole: 12 posizioni in un solo esercizio di 5 minuti. Come ritrovare ogni mattina energia e salute.


Spesso è difficile trovare del tempo per eseguire degli esercizi, soprattutto di mattina, quando in tantissimi casi i nostri ritmi sono frenetici presi dalle mille cose da fare e dai tantissimi pensieri su come incastrare tutti gli impegni della nostra giornata. I ritmi mattutini di molti di noi non sono forse: doccia, colazione, caffè e poi di corsa al lavoro?
Beh, il tempo di questo esercizio è veramente pochissimo, infatti ti bastano solo 5 minuti per eseguirlo, ma facendolo trasformerai completamente la tua giornata!

Tratto da "Eroi nell'Anima dalle ginocchia pulite".

"Gli incontri , come ogni altro tipo di attrazione, di reazione e di esperienza, avvengono in base alla realtà che più ci appartiene e attraverso la quale noi scegliamo di nutrirci.

Usiamo perciò sia Noi stessi che il Mondo intero per collaborare ad ogni nostra intenzione: che sia un miracolo o che sia un fallimento ciò che realizziamo è il tesoro più grande del libero arbitrio.

L'Assunzione di Responsabilità e il Potere Personale Divino in Noi Umani magicamente si abbracciano, per espandersi ovunque e in chiunque eternamente, per Amore e per Libertà, senza condizioni".

Con la Compassione e la Grazia presente in Ogni Anima Benediciamo a prescindere il Tutto in Tutti Noi. Perciò GiochiAmo meglio e GiochiAmo di più, sia da soli che insieme. Grazie.

- Marco Merlo 

L'amore di Tiziano Terzani


Mi permettete di parlarvi un attimo dell’amore? Quando si nasce, secondo me, si nasce a metà, perché nell’origine si era una cosa insieme, poi ci ha separato il tempo, lo spazio, ma la vita diventa pienezza quando si trova l’altra metà, e io in questo sono stato fortunatissimo, per questo e per tante altre cose.

I FANTASTICI MANDALA REALIZZATI CON LE FOGLIE CADUTE IN AUTUNNO

Realizzare un mandala ci aiuta a ritrovare la consapevolezza del momento presente. Si tratta di un’attività creativa davvero molto rilassante, adatta sia agli adulti che ai bambini. Possiamo provare a realizzare i mandala con le foglie cadute in autunno.

Esistono tanti modi per creare un mandala. I monaci tibetani danno forma a mandala ricchi di dettagli con infinita pazienza a partire da migliaia di granelli di sabbia colorata. Si tratta di una tradizione davvero meravigliosa che però per noi risulta un po’ difficile da imitare.

Possiamo però trovare facilmente delle alternative per realizzare i nostri mandala. Disegnare e colorare un mandala con matite, pastelli e pennarelli è la fase più semplice per imparare. Poi possiamo arrivare ad utilizzare i materiali che preferiamo di più per realizzare un vero e proprio collage.

Dato che siamo nella stagione giusta per raccogliere le foglie che in autunno cadono dagli alberi, ecco che proprio questi doni della natura possono diventare davvero utili per dare vita a dei mandala originali e ricchi di colori.

Molte persone hanno già sperimentato la creazione dei mandala con le foglie autunnali e hanno pubblicato le fotografie delle loro piccole grandi opere d’arte sul Web. Potete ispirarvi proprio a queste idee per dare vita ai vostri mandala con materiali completamente naturali.

Creare un mandala è più semplice se deciderete di partire dal centro della figura che vorreste realizzare e di procedere con l’aggiunta delle foglie per creare una forma il più possibile circolare. Procedete così scegliendo come base un foglio di carta, del cartoncino o semplicemente un prato.



Fonte: green me

I 7 colori dell'Anima

Ci hanno fatto credere che l’amore, quello vero, si trova una volta sola, e in generale prima dei trent’anni. Non ci hanno detto che l’amore non è azionato in qualche maniera e nemmeno arriva ad un’ora precisa.
Ci hanno fatto credere che ognuno di noi è la metà di un’arancia, che la vita ha senso solo quando riusciamo a trovare l’altra metà. Non ci hanno detto che nasciamo interi, che mai nessuno nella nostra vita merita di portarsi sulle spalle la responsabilità di completare quello che ci manca: si cresce con noi stessi. Se siamo in buona compagnia, è semplicemente più gradevole.
Ci hanno fatto credere in una formula chiamata “due in uno”: due persone che pensano uguale, agiscono uguale, che solamente questo poteva funzionare. Non ci hanno detto che questo ha un nome: annullamento. Che solamente essere individui con propria personalità ci permette di avere un rapporto sano.
Ci hanno fatto credere che il matrimonio è d’obbligo e che i desideri fuori tempo devono essere repressi.
Ci hanno fatto credere che i belli e magri sono quelli più amati, che quelli che fanno poco sesso sono all’antica, e quelli che invece ne fanno troppo non sono affidabili, e che ci sarà sempre un scarpa vecchia per un piede storto! Solo non ci hanno detto che esistono molte più menti “storte” che piedi.
Ci hanno fatto credere che esiste un’unica formula per la felicità, la stessa per tutti, e quelli che cercano di svincolarsene sono condannati all’emarginazione. Non ci hanno detto che queste formule non funzionano, frustrano le persone, sono alienanti, e che ci sono altre alternative.
Ah, non ci hanno nemmeno detto che nessuno mai ci dirà tutto ciò.
Ognuno di noi lo scoprirà da sè. E così, quando sarai molto innamorato di te stesso, potrai essere altrettanto felice, e potrai amare qualcuno.

John Lennon

Il legame tra malattie, organi ed emozioni


La medicina psicosomatica ci spiega quali emozioni possono scatenare determinate patologie.
Qual è il legame tra malattie, organi ed emozioni?
Il legame fra malattia e psiche è ormai largamente compreso, studiato e accettato. A studiare con assiduo interesse tutto ciò, è la medicina psicosomatica che cerca il nesso simbolico sottostante la malattia, per poterne risolvere definitivamente le cause. Secondo questo approccio, la malattia è legata a diverse variabili quali: ereditarietà, esperienze della prima infanzia, sonno, alimentazione, educazione e traumi affettivi.
Partendo da questi presupposti, possiamo desumere l’esistenza di un nesso ben preciso tra malattia ed emozioni, nei vari organi e apparati. Eccone alcuni:

Tu sei....di Tyler Knott Gregson

Che cosa succede se io bacio tutti i luoghi del tuo corpo che ti hanno insegnato ad odiare?
Cosa succede se poso le mani su di te e le lascio così,
abbastanza a lungo finchè il mio calore aderisce al tuo
e tu dimentichi che fra la mia pelle e la tua c'è spazio?
Che cosa succede se mi piace tutto ciò che ti hanno detto di detestare e passo le mie giornate a sporcare il tuo cervello ben lavato?
Che succede se ti mostro nuove immagini di te stessa che hai accuratamente evitato di vedere allo specchio?
E se ti dicessi che tutto quello che dicono è sbagliato
e iniziassi a riempire le tue orecchie con parole vere
in una lingua che conosci ma hai smesso di parlare?
Che cosa succede se pianto nuovi fiori
nei luoghi ispidi dentro di te
e ti insegno i loro nomi e le stagioni della loro fioritura?
Che cosa succede se ti chiedo di non reciderli e permettere che invadano le tue vie e decorino tutta la tua vita?
Succede che non ti permetto di dimenticare mai
che non sei altro che bellezza.

Tyler Knott Gregson

Reni - Conflitto del profugo: il più importante 'segreto' per la salute di M. Sartorio


- "Ho perso tutto, ho perso i miei punti di riferimento", "non so più dov'è casa mia", "mi sento fuori dal mio habitat", "mi sento un pesce fuor d'acqua"
- "Devo lottare per la mia esistenza"
- "Sono solo e abbandonato a me stesso"

Sono tre colorazioni della stessa percezione biologica, molto viscerale, che attiva l'arcaico programma di fisiologia speciale dei tubuli collettori dei reni.

Madri e figlie: il vincolo che cura, il vincolo che ferisce


Le nostre cellule si divisero e si svilupparono al ritmo dei battiti del suo cuore: la nostra pelle, i nostri capelli, il nostro cuore, i nostri polmoni e le nostre ossa sono state alimentate dal suo sangue, sangue pieno di sostanze neurochimiche formatesi in risposta ai suoi pensieri, alle sue credenze e alle sue emozioni. Se aveva paura, se provava ansia, nervosismo o se stava male a causa della gravidanza, il nostro corpo se ne rendeva conto; se era felice, sicura e soddisfatta, anche in quel caso, ce ne rendevamo conto. 

Christiane Northrup

La magia di essere donna dopo i 40 anni

Serve molto coraggio per amare una donna segnata dal passato, quelle dal carattere forte e dal cuore buono. Serve molto amore per curare le ferite e le disillusioni. 
Ma, soprattutto, bisogna essere molto intelligenti, perché sono così mature e hanno sperimentato così tante cose che non credono più in ciò che sentono, ma solo in ciò che siete disposti a fare per loro. 

Walter Riso

Non abbiamo più le sembianze di quando avevamo 20 anni, perché le pietre che abbiamo incontrato sul nostro cammino hanno modellato il nostro corpo. I nostri sguardi sono complici, perché si sono formati dopo anni e anni, permettendoci di maneggiare l’arte di amare i nostri figli, i nostri partner, i nostri familiari e i nostri amici.

MEDITAZIONE: COME 10 MINUTI AL GIORNO POSSONO CAMBIARE IN MEGLIO LA VITA


Che cosa e' la meditazione? "La meditazione (...) è, in generale, la pratica di concentrazione della mente su uno o più oggetti, immagini, pensieri (o talvolta su nessun oggetto) a scopo religioso, spirituale, filosofico o semplicemente di miglioramento delle proprie condizioni psicofisiche. (fonte: Wikipedia)

Osho invece la definisce cosi:

"Meditazione vuol dire mettere da parte la mente in modo che non interferisca più con la realtà; acquisti allora la capacità di vedere le cose come sono."

Questo tipo di pratica veniva sfruttata principalmente in oriente, tuttavia anche la cultura occidentale sta imparando, sempre di più, ad apprezzarla per sviluppare la propria persona, raggiungere la pace mentale e migliorare la propria salute. E anche la scienza ne sta scoprendo i benefici anche a supporto di terapie contro il cancro.

Ecco come le emozioni negative influiscono sulla tua salute fisica.

Noi esseri umani vantiamo, nel bene e nel male, un’enorme varietà di emozioni. Sono quasi impossibili da contare! Considerando anche il fatto che ognuno di noi ha un suo grado d’intensità rispetto a quella emozione.

Ormai è risaputo che ognuna di queste emozioni ha un diverso impatto fisiologico sul nostro corpo. Quando ti senti bene, il tuo cervello rilascia sostanze chimiche come la serotonina e l’ossitocina. Quando sei stressato, il tuo corpo rilascia cortisolo, passando in modalità di sopravvivenza. Detto in parole povere: ciò che pensiamo avrà un impatto profondo sul nostro fisico, sia esso positivo o negativo. Una citazione di Ippocrate rende bene l’idea:

Se qualcuno chiede aiuto per guarire dalla sua malattia, la prima cosa che devi chiedergli è: Sei pronto a farla finita con le ragioni che scatenano la tua malattia? Solo allora sarà possibile aiutarlo.

– Ippocrate

Ecco come le tue emozioni influiscono sulla salute del tuo corpo:

Collo
Rifiuto di vedere le cose da lati differenti. 
Testardaggine, inflessibilità.

Spalle
Rappresentano la capacità di sostenere le nostre esperienze della vita. Il dolore nasce quando si tende ad appesantire tutto.

Spina dorsale
Rappresenta i sostegni della vita
Zona superiore: Mancanza di sostegno emotivo. Sentirsi non amati. Resistenza nel ricevere amore.
Zona centrale: Senso di colpa. Bloccati dal passato. Guardarsi sempre indietro.
Zona inferiore: Paura del denaro. Mancanza di una tranquillità finanziaria.

Gomiti
Rappresentano il cambiamento e l’accettare nuove esperienze.

Polsi
Rappresentano il movimento e l’agilità.

Fianchi
Paura di andare avanti nelle decisioni importanti.

Ginocchia
Ego, orgoglio e testardaggine. Paura, inflessibilità. Resistenza nel mollare.

Caviglie
Inflessibilità e senso di colpa.

Alluce valgo
Infelicità nelle esperienze della vita.

ALTRI COLLEGAMENTI:
Artrite:
Sentirsi non amati. Tendenza nel criticare. Risentimento.

Fratture:
Ribellarsi contro le autorità.

Borsiti:
Rabbia repressa.

Infiammazioni:
Paura. Pensiero ossessivo.

Dolori articolari:
Rappresentano i cambiamenti della vita e la facilità con cui avvengono.

Perdita dell’equilibrio:
Non avere un proprio “centro”. Pensiero confuso.

Sciatica:
Ipocrisia. Paura del denaro o del futuro.

Ernia del disco:
Indecisione. Sentirsi abbandonato dalla vita.

Distorsioni:
Immobilità verso una scelta. Rabbia e resistenza.

Indolenzimento:
Rigidità mentale.

Debolezza:
Bisogno di riposo mentale

Tisana antinfluenzale con chiodi di garofano e cannella


La nostra ondina Manu mi suggerisce questa bellissima frase:

"Qualsiasi via è solo una via, quindi poni a te stesso una domanda: Questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona" (Carlos Castaneda)

Ed ora un pò di consigli....

Arriva l’inverno e siete preoccupati dell’influenza? Niente paura! Per fortuna la Natura viene sempre in nostro soccorso grazie ad un paio di spezie di facile reperibilità: la Cannella ed i Chiodi di Garofano. Tra l’altro molto buona!

Cannella: proprietà e benefici

Le proprietà terapeutiche della cannella sono molte e conosciute già nell’Antico Egitto e dai Romani.
È un potente antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce a combattere il colesterolo. Ha proprietà antibatteriche (sfruttate nell’Antico Egitto per l’imbalsamazione dei defunti), antisettiche, stimolanti e digestive.
Secondo recenti studi sembrerebbe utile per chi è affetto da diabete di tipo 2 per la presenza di un particolare polifenolo che avrebbe un’azione simile a quella dell’insulina.
La cannella stimola il sistema immunitario e risulta essere un buon rimedio naturale contro raffreddore, influenza, diarrea, flatulenza e dispepsia per l’azione antimicrobica e astringente.

Min Diet


Nel Buddhismo si coltiva l'assenza di scopo. E tu? Per quanto tempo riesci a stare senza far niente? Senza un posto preciso dove andare o qualcosa da fare. Stare lì, semplicemente, senza fare niente.
Già, perché ci sono poche cose che uccidono l’intuito, come essere costantemente connessi ad internet, fare più cose contemporaneamente, stressarsi ed essere sempre impegnati. 

Quelle come noi


Era arrivato il momento di andare avanti, lei aveva trovato la forza. Aveva paura del futuro, come lo avrebbe affrontato? chi era ora senza quella parte della sua vita che l'aveva accompagnata per tanto tempo?
Lei si è alzata, lei ha avuto il coraggio di credere in se stessa.
Lei sapeva di esser forte, lei sapeva che sarebbe sopravvissuta.
Ha ripensato a quanto debole fosse prima, e come sorprendentemente fosse cambiata ora.
Appena ha rinunciato alla paura nella sua vita sono entrate gioia e passione e lei ha trovato ispirazione in questo.
Lei è sopravvissuta ed ha dimostrato la sua forza, non agli altri, ma a se stessa. Si è resa conto di quanto avesse sacrificato di se stessa e di quanto questo l'avesse resa infelice. La vita ha iniziato ad aprirsi intorno a lei e la felicità a riempire la sua via.
Lei non aveva bisogno di inseguire la gioia, la gioia la raggiungeva ovunque.
Ha mantenuto i ricordi felici di quello che era stata, ma ha scelto di essere felice incondizionatamente.
Ha deciso che la sua vita valeva la pura felicità.
Per tutte le straordinarie donne del mondo, possiate trovare la forza e il coraggio di vivere nella gioia e nella leggerezza del vento fresco.

Jodie Hebbard

Educhiamoci al Bello: l'Arte di Vivere

Come faccio a percepire il mondo nella sua totale perfezione? 
Siamo ininterrottamente circondati dalla Bellezza, dall'Amore e dalla Gioia, ma non sempre ne abbiamo la percezione, semplicemente perché non ne abbiamo preso Coscienza, perché viviamo in primis l'attaccamento dell’ego con il quale ci identifichiamo totalmente, di seguito, e cosa non da poco, assecondiamo continui bisogni che sono veri e propri "programmi mentali”, che si sono inseriti nel tempo, in conseguenza a tutta una serie di fattori. Si tratta di credente cristallizzate che, nella stragrande maggioranza, sono molto lontani dal reale bisogno del nostro Essere autentico e contribuiscono a rallentarci in quella che è la nostra mission di vita. 

Ciò che percepiamo come visione esterna, è in realtà strettamente legata allo sviluppo della consapevolezza interna, e quest'ultima, per utilizzare una metafora, è composta da una serie di scalini che conducono a ciò che potremo definire la Coscienza (ciò che rappresenta la nostra integrità, l’Unione di ogni aspetto della nostra esistenza), che è la fonte, l'ordine e l'energia dietro ogni forma.

Sia nei miei corsi che nelle sessioni individuali, confido molto nella presa di consapevolezza verso ciò che ci circonda, verso le leggi che regolano il gioco virtuale nel quale siamo immersi e su come altrimenti cadiamo in situazioni illusorie perché, solo con osservando occhi nuovi, saremo in grado di dirigere la nostra energia in modo costruttivo. Non è sufficiente "bombardarsi" di pensiero positivo se non si è consapevoli, è la percezione ad essere in grado di modificare le credenze cristallizzate. 
Come disse Gurdjieff "Per Fare, bisogna Essere."

Lamentele – Chi si lamenta sempre danneggia i neuroni di chi gli sta intorno


Quando siamo in presenza di persone che si lamentano, o che chiacchierano senza un fine costruttivo e propositivo, la qualità delle loro vibrazioni negative si ripercuote su di noi e ha un effetto nocivo sui neuroni del nostro cervello.
La lagnanza e la chiacchiera sono il frutto di un atteggiamento arcaico, una strategia di sopravvivenza, adottata dal nostro inconscio per liberarci di stati mentali ed emotivi aberranti, che purtroppo va a discapito di chi ne subisce l’influsso passivo. È stato scientificamente provato, che le onde magnetiche caratteristiche delle lamentele e delle chiacchiere, spengono letteralmente i neuroni dell’ippocampo, preposti tra l’altro alla risoluzione dei problemi. Rimanere esposti per più di trenta minuti a lagnanze, negatività e chiacchiere superflue provoca danni effettivi a livello cerebrale, sia che provengano da persone in carne ed ossa che dai media, in primis la televisione.

Cosa fare di fronte a manifestazioni di questo genere? I media si possono spegnere, escludere. Con le persone, si può invece cercare di dirottare la conversazione verso argomenti propositivi, o addirittura, suggerire molto diplomaticamente al “lamentoso”, di fare tre respiri profondi, espirando forte con la bocca. Naturalmente noi stessi dovremmo evitare di cadere in lagnanze e inutili chiacchiere, consapevoli del fatto che oltre a nuocere a chi ci sta intorno, stiamo letteralmente sprecando la nostra energia. Siamo così abituati a lamentarci e ad ascoltare le lamentele, da esserne perfino assuefatti. Ma se ascoltare le lamentele degli altri spegne i neuroni, quando siamo noi a farlo… cosa succede?

La mente ci guarisce più dei farmaci

Lo scienziato Bruce Lipton milita in ambito medico dagli anni ’60 e ha impiegato gran parte delle sue energie per rispondere a una semplice domanda: “chi controlla il destino delle cellule?”. Tutte le cellule sono identiche, come spiega Bruce Lipton “se si prendono cellule sane e si collocano in un ambiente sfavorevole, le cellule si ammalano e muoiono”. Quando una cellula è malata i medici iniziano la loro opera di prescrizione.

Quando ingeriamo un farmaco questo scatena una serie di reazioni biochimiche che coinvolgono tutto il corpo e non solo la sezione anatomica da guarire. Quelli che noi chiamiamo “effetti collaterali” sono degli effetti diretti del farmaco, in farmacologia non esistono “effetti collaterali”, ma solo effetti diretti. Quando prendiamo un farmaco diamo per scontato che la sua efficacia circa il nostro scompenso possa creare più benefici rispetto ai danni che quel farmaco sta causando con gli altri effetti diretti.

Secondo le statistiche, negli USA, i farmaci uccidono oltre 300.000 persone all’anno! La conclusione sorge spontanea: c’è qualcosa di sbagliato nella farmacologia moderna. Se a far ammalare le cellule è l’ambiente, eliminando un ambiente nocivo e spostando le nostre cellule in un ambiente sano e salutare, si arriverebbe a una guarigione spontanea.

Gli esseri umani sono composti da circa 50 trilioni di cellule, per spiegare meglio il concetto, lo scienziato Lipton paragona il corpo umano a una comunità dove ogni cellula rappresenta un individuo e ogni organo una collettività. Da qui ritorniamo alla domanda iniziale: da cosa dipende il destino delle nostre cellule?

A cambiare il destino delle cellule è il nostro flusso sanguigno. Il sangue dipende dal sistema nervoso e il suo modo di interagire con l’ambiente esterno. Come spiega Bruce:

“La medicina cerca di guarire le cellule dalla malattia andando a intaccare i meccanismi biochimici innescati dall’ambiante esterno. La medicina agisce sull’uomo quando il problema è l’ambiente.”

Al ricercatore Bruce Lipton è stata posta questa domanda: allora in un ambiente sano possiamo guarire spontaneamente? Ecco la risposta:

“In teoria sì ma in termini pratici è tutto più complesso perché la nostra mente interpreta l’ambiente esterno a suo modo. Magari noi siamo posti in un ambiente sano ma la nostra mente inizia a leggerlo come un ambiente negativo e dannoso, il nostro sistema nervoso genera così una sostanza chimica che ci renderà ugualmente malati.”

Bruce Lipton, durante le sue ricerche, ha analizzato una grande quantità di dati relativi all’effetto placebo: molti farmaci che assumiamo, con la sperimentazione, si sono dimostrati addirittura meno efficaci del placebo. Gli esperimenti classici consistono nell’individuare un grosso campione di ricerca che lamenta una certa patologia, questo campione viene diviso in due gruppi. Al primo gruppo si somministra un medicinale vero, al secondo gruppo viene dato un placebo, ovvero una “falsa pillola” che non ha più potere di una mentina. Quando l’individuo era predisposto alla guarigione, si sentiva meglio e il corpo reagiva bene anche dopo aver assunto un inerte placebo.

Ridefiniamo il significato di coraggio


Il coraggio è una caratteristica che viene attribuita ad altri quando fanno qualcosa che noi pensiamo non essere in grado di fare. E 'quello che diciamo delle persone che sono in grado di affrontare difficoltà e dolore senza paura. La definizione di coraggioso è colui che agisce senza paura. 
Ecco perchè difficilmente noi ci sentiamo coraggiosi quando stiamo facendo qualcosa di grande o nuovo. Perchè la paura è proprio lì con noi.
La realtà è che la persona coraggiosa non è così diversa da noi. 
I coraggiosi hanno raggiunto, nella loro vita, il punto in cui non potevano più rimanere fermi davanti alla paura. Il punto in cui, rimanere fermi è più spaventoso che affrontare la paura.
E' la paura che ci impedisce di provare qualcosa di nuovo.
Ci si ferma prima di iniziare evocando risultati orribili che potrebbero accadere al posto dei premi che potremmo ottenere.
Ho ridefinito che cosa significa essere coraggiosi.
Essere coraggiosi è avere paura ma agire comunque.
Non importa quanto grande o piccola sia l'azione.
Il coraggio può esprimersi con un'azione eroica o con un'azione piccola e semplice come riuscire a dire :
Ho bisogno di aiuto.
Sì.
No.
Io ti amo.
Mi dispiace.
Il coraggio esiste? Oh, sì, in ognuno di noi, ogni giorno. Guarda nello specchio. Tu sei coraggioso.
Pam Bauer


AVRAH KA DABRA - CREO QUEL CHE DICO, Dario Canil


«La benedizione è lo stato di presenza che ti permette di uscire dalla modalità percettiva dualistica: quando benedici, le cose non sono giuste o sbagliate, semplicemente sono come sono.

La benedizione è una specifica sensazione che poi diventa qualità di pensiero, emozione, atteggiamento; è una sensazione improntata al riconoscimento che tutto è perfetto così com'è, al di là di ogni apparenza.

Benedire qualcosa o qualcuno significa ricondurlo a questo atteggiamento illuminato. Benedire situazioni o persone che prima tendevamo a colpevolizzare per il male che ci hanno fatto, ci disintossica e ci purifica da una quantità straordinaria di dolore rimasto fino a quel momento insoluto.

Chi migliora se stesso non ha tempo per criticare gli altri


Uno dei segni più notevoli della povertà emotiva e vitale di una persona è il fatto che dedichi il suo tempo e i suoi sforzi a criticare gli altri.

Non c’è niente di peggio che vedere una persona criticare e accanirsi contro tutto ciò che si muove. Vivere attorniati da una tale negatività ci fa malissimo: le parole e gli atteggiamenti di un criticone sono come dei virus che si addentrano nella nostra mente, devastandola.

È meglio allontanarsi dalle persone che criticano, poiché ci intossicano e ci soffocano in una maniera tale da riuscire a squilibrarci. Vivere in tranquillità ha un valore inestimabile, perciò non permettete a nessuno di violare il vostro spazio fisico e psicologico.

Karmic Feng Shui di Giulia Colafranceschi: comprare un letto nuovo

Quando si ha bisogno di comprare un letto è necessario fare molta attenzione nella scelta, perché ne va della nostra salute. Infatti, una buona qualità del riposo è fondamentale per recuperare le energie spese durante la giornata. 
Secondo il Feng Shui, il letto migliore ha una struttura completamente in legno, senza inserti metallici. Questo perché il metallo è un ottimo conduttore e amplifica l’elettricità che può disperdersi dalle prese di corrente che spesso si trovano ai lati del letto. Lo stesso vale per il campo elettromagnetico proveniente da eventuali nodi di Hartmann o Curry, che possono trovarsi al di sotto del letto. 
Inoltre, un materiale metallico come il ferro battuto tende a vibrare ogni volta che ci muoviamo, disturbando la quiete del sonno. 
L’ideale è che la testata sia in legno, rivestita di una soffice imbottitura, così da renderla confortevole se ci si vuole appoggiare per leggere. 
Per chi è allergico agli acari della polvere, una soluzione potrebbe essere quella di foderare l’imbottitura con un tessuto in pelle o in eco-pelle. In questo modo sarà facile pulirne la superficie, evitando inoltre che la polvere si accumuli all’interno dei cuscini.
Altro elemento importante secondo il Feng Shui, è che l’energia possa fluire senza ostacoli sotto al letto. Per cui sono da evitare: i letti radenti il pavimento e quelli con contenitore al di sotto; anche se questi ultimi possono essere molto comodi quando si ha una casa piccola e si necessita di spazio per riporre le coperte. 
Il problema è che avere oggetti sotto al letto crea un’energia ferma e stagnate, che impedisce al nostro corpo di ricaricarsi durante il sonno, tendendo a prosciugarlo.

Giulia Colafranceschi


Gli alberi sono insegnanti



Gli alberi sono chiamati Persone in Piedi perché sono i nostri insegnanti.... Essi non se ne vanno in giro come gli esseri umani, ma possiedono l’energia della Terra e del Cielo. 
Le radici degli alberi raggiungono in profondità la nostra madre terra e i loro rami si protendono alti verso la luce. 
Questi insegnanti delle foreste mostrano agli uomini come equilibrare le energie maschili e femminili presenti in ognuno. 
Tramite il loro esempio possiamo imparare a dare e a ricevere. Gli alberi sono fermamente radicati nella terra e si protendono verso il cielo con i rami, mostrando agli esseri umani come essere ponti tra i mondi sensibili e quelli ultrasensibili. 
L’equilibrio tra creativo e ricettivo si trova nel cuore degli uomini e nel tronco degli alberi. Questi esempi viventi di equilibrio consentono all’umanità di scoprire il flusso della forza vitale che porta la pace interiore. 
E’circolare e scorre dalle radici all’estremità dei rami, e poi dai rami alle radici, creando una sorta di riciclo energetico..


Jamie Sams-Cherokee,Seneca

Swami Muktananda – I segreti del viaggio interiore (La rabbia)

Una persona evoluta ha poco posto per la rabbia. La sua rabbia è come quella di un bambino. Sta con lui solo per poco.
Le scritture dicono che una persona superiore si intrattiene con la sua ira solo per un secondo, una persona media rimane nella sua ira per mezz’ora, e una persona inferiore mantiene la sua ira per un giorno e una notte. Ma un’anima che è piena di peccati si ricorda della sua rabbia fino alla morte.
Quando una persona si arrabbia, dovrebbe dimenticare la sua ira velocemente, perché più se la ricorda, più questa le brucia il cuore. L’ira, la gelosia, e le altre emozioni causano una grande irrequietezza interiore.
Supponiamo che tu decida di usare parole offensive contro qualcuno o di parlare male di qualcun altro. Quella persona può essere più o meno influenzata, ma tu ne sarai colpito immediatamente, perché le vibrazioni delle tue offese verranno registrate al tuo interno.

Anthony De Mello – Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Come si possono cambiare le cose? Come potete cambiare voi stessi?
Ci sono molte cose da capire qui, o meglio, una sola cosa che si può esprimere in molti modi.
Immaginate un paziente che va dal dottore per dirgli di cosa soffre. Il dottore dice: “Bene, ho capito i suoi sintomi. Lo sa cosa farò? Prescriverò un farmaco al suo vicino!”.
Il paziente risponde: “Grazie mille, dottore: mi sento già molto meglio”.
Non è assurdo? Eppure è proprio quel che facciamo tutti noi. La persona addormentata pensa sempre che si sentirà meglio se sarà qualcun altro a cambiare. 
Si soffre perché si è addormentati, però si pensa: “Come sarebbe meravigliosa la vita se il mio vicino cambiasse, mi moglie cambiasse, il mio capo cambiasse”.
Vorremmo sempre che fosse qualcun altro a cambiare, in modo da sentirci meglio. Ma vi siete accorti che anche se vostra moglie cambia, o vostro marito cambia, su di voi non ha alcun effetto? Siete vulnerabili tanto quanto prima; idioti tanto quanto prima; addormentati tanto quanto prima. Siete voi ad avere bisogno di cambiare, ad aver bisogno della medicina. Continuate ad insistere: “Mi sento bene perché il mondo va bene”.
Sbagliato! 
Il mondo va bene perché io mi sento bene. È questo quel che dicono tutti i mistici.



Una pioggia di rose...


Cara amica dell'anima, oggi è la tua festa e oggi vedo rose ovunque....e di questo ti ringrazio. Veglia su noi ondine mia cara amica, tu dall'alto vedi più di noi!! 


Domani, dai un occhio di riguardo alla nostra Manu. Noi tutte le teniamo la mano. Grazie <3