Da "Il viaggio d'inverno" di Amélie Nothomb


I primi uomini dell'Africa hanno sperimentato tutti gli alberi e ciascuno aveva la propria utilità: uno bruciava bene, con un altro si facevano ottimi archi e ottimi utensili, un altro era adatto ad essere masticato per ore, uno cresceva così veloce da alterare il paesaggio in un anno, uno a grattugiarlo profumava la carne, uno lavava i capelli, uno restituiva la virilità a chi l'aveva perduta andando a caccia, solo il baobab non serviva assolutamente a niente, eppure Dio solo sa se le avevano provate tutte con il suo legno, cosa si fa con un albero buono a nulla, ma d'altra parte cosa si fa con tutto ciò che è buono a nulla, albero o uomo, lo si considera sacro, ecco la sua utilità, serve a essere sacro [...] quella roba di cui non si capisce niente ma che aiuta non si sa a che, aiuta, se hai il cuore oppresso, va a sederti all'ombra del baobab, prendi esempio da lui, sii grande e inutile, crea una rete di rami senza altro pensiero che la tua proliferazione, nessun albero d'Africa è così immenso quanto quello che non serve a niente.

Amélie Nothomb - Il viaggio d'inverno