Momenti ed emozioni si susseguono....siamo in posti diversi, ma sotto lo stesso cielo e i miracoli avvengono ovunque soprattutto dove l'Amore è l'incipit di tutto
Giorno di silenzio oggi, di riposo scelto, via dal lavoro, l'onda mi ha portata in immersione nei lillà e nei mughetti che ho comperato in città sulle bancarelle e in barba all'allergia ho profumato la mia casa di Primavera e ho donato Colore e Vita alla mia Anima...il richiamo di una croce da portare per ricordarmi che lo Spirito è più forte della Materia...costellazione e velo caduto dagli occhi...sia ringraziato l'Universo...Vi amo immensamente tutte, che Vi sento sempre, in ogni istante nel mio Cuore....
Giorno di silenzio oggi, di riposo scelto, via dal lavoro, l'onda mi ha portata in immersione nei lillà e nei mughetti che ho comperato in città sulle bancarelle e in barba all'allergia ho profumato la mia casa di Primavera e ho donato Colore e Vita alla mia Anima...il richiamo di una croce da portare per ricordarmi che lo Spirito è più forte della Materia...costellazione e velo caduto dagli occhi...sia ringraziato l'Universo...Vi amo immensamente tutte, che Vi sento sempre, in ogni istante nel mio Cuore....
Viva la Vita:)
la sempre vostra Manu
Grandi Onde - favola zen della buona notte :)
All'inizio dell'era Meiji viveva un famoso lottatore che si chiamava O-nami, Grandi Onde. O-nami era fortissimo e conosceva l'arte della lotta. Quando gareggiava in privato, vinceva persino il suo maestro, ma in pubblico era così timido che riuscivano a batterlo anche i suoi allievi.
O-nami capì che doveva farsi aiutare da un maestro di Zen. In un piccolo tempio poco lontano soggiornava temporaneamente Hakuju, un insegnante girovago. O-nami andò a trovarlo e gli spiegò il suo guaio.
«Tu ti chiami Grandi Onde,» gli disse l'insegnante «perciò stanotte rimani in questo tempio. Immaginati di essere quei marosi. Non sei più un lottatore che ha paura. Tu sei quelle ondate enormi che spazzano via tutto davanti a loro, distruggendo qualunque cosa incontrino. Fa' così, e sarai il più grande lottatore del paese».
L'insegnante lo lasciò solo. O-nami rimase in meditazione, cercando di immaginare se stesso come onde. Pensava alle cose più disparate. Poi, gradualmente, si soffermava sempre più spesso sulla sensazione delle onde. Man mano che la notte avanzava le onde si facevano più grosse. Spazzarono via i fiori coi loro vasi. Sommersero perfino il Buddha nella sua cappella. Prima dell'alba il tempio non era più che il continuo fluire e rifluire di un mare immenso.
Al mattino l'insegnante trovò O-nami assorto in meditazione, con un lieve sorriso sul volto. Gli batté sulla spalla. «Ora niente potrà più turbarti» gli disse. «Tu sei quelle onde. Travolgerai tutto ciò che ti trovi davanti».
Quel giorno stesso O-nami partecipò alle gare di lotta e vinse. E da allora, nessuno in Giappone riuscì più a batterlo.