Immaginatevi di non stare bene e di essere di pessimo umore, e che qualcuno vi stia accompagnando a fare una passeggiata in una bella zona di campagna. Il paesaggio è splendido, ma voi non siete dell’umore giusto per apprezzarne i particolari. Qualche giorno più tardi ripassate dalla stessa zona ed esclamate: “Santo Cielo, ma dov’ero l’altro giorno per non essere riuscito a notare tutto questo?”.
Tutto diventa splendido quando si cambia.
Accade per esempio di guardare alberi e montagne attraverso finestrini bagnati di pioggia, e tutto appare sfocato e senza forma. Viene voglia di uscire a trasformare quegli alberi, quelle montagne. Aspettate un attimo: esaminiamo prima il vostro finestrino. Quando la tempesta cessa e smette di piovere, e voi guardate dal finestrino, vi viene spontaneo dire: “Beh, è tutto diverso”.
Noi vediamo le persone e le cose non per come sono, ma per come siamo noi. Ecco perché, quando due persone guardano qualcosa o qualcuno, si verificano due reazioni diverse.
Vediamo le cose o le persone non per come sono loro, ma per come siamo noi.
Ricordate quella frase delle Scritture secondo la quale tutto si trasforma in bene, per coloro che amano Dio? Quando finalmente ci si sveglia, non si tenta di far accadere delle cose buone: accadono e basta. Improvvisamente, si comprende che qualsiasi cosa accada a una persona, è una buona cosa.
Anthony De Mello – Messaggio per un’aquila che si crede un pollo