Questo movimento oggi è per te cara Gabriella, noi ondine andiamo e veniamo e in questo movimento...ci immaginiamo scalze e sulla riva del nostro mare più bello, magico...ci abbracciamo con gli sguardi e piano piano le nostre mani s'intrecciano, formiamo un cerchio...luminoso, potente e guaritore. Chiunque lo voglia può entrare dentro questo cerchio e farsi coccolare, prendere l'energia di cui si ha bisogno. Io non sono completa se tu non ci sei e quindi posso mai essere da sola? Mai, l'una con l'altra siamo quella fiaccola che ci ricorda che siamo tutti connessi, vivi, sani e pieni di amorevolezza. Oggi sei la protagonista!!
Porta attenzione al corpo, a ciò che è vivo, ora.
Invita la consapevolezza nel luogo che fa male, il luogo di tutti i dolori, che brucia, il luogo tenero, il luogo che ha bisogno di essere stretto e amato proprio ora, e c’è solo l’ora.
Invita la consapevolezza nella pancia, nel petto, nella gola, in testa.
Inzuppa le sensazioni con questa calda consapevolezza.
Lascia che la consapevolezza fluisca attraverso.
Lasciala saturare le sensazioni formicolanti, pulsanti, vibranti, vere, vive, lasciale penetrare.
Lascia che fluisca attraverso e attorno a queste sensazioni, e invita anche il respiro, permetti il sacro respiro affinché si muova nelle sensazioni, e in ogni senso di contrazione.
Ricorda, non stai cercando di far andar via la sensazione, o cancellarla, ma darle il benvenuto, farle spazio e realizzare che tu sei lo spazio per queste sensazioni, quelle sensazioni che vogliono muoversi, danzare, crescere, dissolversi nel loro dolce spazio. E non c’è urgenza qui.
Nulla è andato storto, non c’è nessuna rottura nella commedia planetaria; questo non è il momento sbagliato della tua vita, la scena sbagliata del film. Questa è vita, piena, presente e completa, e include ogni senso di incompletezza, mancanza, “sbaglio”, insicurezza.
Come il terreno sorregge il corpo ora, come il cielo contiene ogni cambiamento del tempo, così la consapevolezza sorregge tutti questi momenti nelle sue amorevoli braccia. Tutti i pensieri e sensazioni crescono per essere amati, qui, per essere saturati con consapevolezza, benedetti con la tua attenzione, perché l’attenzione è la più grande benedizione di tutte.
Jeff Foster
La Donna Montagna
Sono nata vicino al mare, un serpente mi portò al mondo deponendomi sulla sabbia. Mi ha donato un nome e mi ha lasciato vivere.Mentre camminavo sul sentiero ho incontrato la morte più volte, ho cambiato il mio corpo, la mia voce, il mio sguardo ed è cambiato il mio cuore, a volte è stato doloroso altre volte più dolce.
Ho camminato con i miei nomi diversi, con le mie diverse fasi.
Sono stata la donna cervo, la donna che fuma, la donna muschio e la donna che canta.
I miei capelli sono cresciuti e le mie mani sono divenute abili ad intrecciare le storie usando le gocce della pioggia o i raggi di sole.
Ho imparato ad indossare maschere e sentirmi in colpa, e poi ho dovuto disimparare tutto questo.
Ho attraversato deserti e galleggiato alla deriva non una ma mille volte e nei miei mille naufragi ho incontrato i miei fantasmi e le loro grida.
Mi sono persa e ritrovata per poi perdermi di nuovo.
Mi sono aggrappata ai fantasmi e poi ho dovuto imparare a lasciarli andare.
Ho danzato tra le lune e dormito cullata dal sole.
Ho fumato la morte e seminato la vita.
Ho sognato lucciole e vissuto fra le mosche.
Sono divenuta donna aquila ed ho avuto in dono le mie ali.
Ho sanguinato svuotando me stessa per riempirmi di nuovo.
Ho dovuto difendere il mio mondo e sono stata coyote, ho mostrato i denti e gli artigli, poi ho leccato le mie ferite e imparato dalle battaglie.
Mi hanno chiamato selvaggia, mi hanno chiamato guerriera.
Ho corso a quattro zampe per capire che non potevo fuggire da me stessa, mi sono abbracciata e perdonata per tutto .
Ho smembrato l'illusione della materia, ho dato fuoco ai ricordi e mi sono guardata allo specchio:
Io Sono, donna nebbia, donna nuvola, donna montagna e tutto è dentro di me.
Paola Klug
Lascia andare cara Gabry...segui il flusso e affidati. Noi ci siamo